CHERRY PICKING

Il nome, "Stargate", evoca la fantascienza, ma il progetto di Microsoft e OpenAI è la scommessa industriale più concreta e spietata del nostro tempo. Non parliamo di un nuovo algoritmo o di un modello più intelligente, ma di una scommessa da 100 miliardi di dollari per costruire l'infrastruttura fisica che alimenterà la prossima era dell'intelligenza artificiale.

Per anni, il marketing ha vissuto con un alibi quasi perfetto: la correlazione. "L'utente ha visto l'annuncio, poi ha comprato" era la prova che bastava per giustificare budget e strategie. Ma un buon detective sa che una coincidenza non è una prova.

Un tempo le agenzie creavano campagne pubblicitarie. Oggi, sembra che il prodotto finale sia diventato il video che le racconta. Il "case study" non è più uno strumento per documentare il lavoro, ma è diventato il lavoro stesso, seguendo una formula rigida e prevedibile: insight profondo, obiettivo nobile, execution impeccabile, risultati miracolosi. Ma quando abbiamo deciso che la qualità di un'idea si misurasse nella sua "presentabilità" e non nel suo impatto reale?